La passione per la vita è più forte del destino
«Da grande voglio guidare una macchina da corsa e non avere le gambe come lo zio»
Sono le parole pronunciate dal nipotino dopo aver giocato con lui a nascondino: parliamo di Alex Zanardi, un uomo che oggi sta nuovamente lottando per la vita, dopo aver perso le gambe in un incidente in gara nel 2001.
Un uomo che ha ricominciato a vivere, da campione quale era prima dell’incidente e che ci sta tenendo con il fiato sospeso nella speranza che vinca di nuovo; un uomo che, per rinascere, ha saputo tornare bambino, quel bambino che si gode i piccoli momenti della quotidianità, che assapora ogni sua azione ed ogni sua decisione come fosse la prima volta, che gioca, e allo stesso tempo trasmette completezza e sicurezza di sé, tanto da suscitare l’ammirazione di quel nipotino che è convinto che per essere “così” sia necessario passare per quell’esperienza.
Per ogni uomo è una grande tentazione quella di lamentarsi e maledire il destino, consciamente o inconsciamente, ed agire ostinatamente contro quel nemico elaborato da lui stesso.
Si trascorre la vita a rincorrere qualcosa perdendo di vista il vero obiettivo: la cosa giusta per il motivo giusto.
Quando la cosa giusta è fatta per il motivo sbagliato, per una mancanza di completezza, per un riscatto, perché ci si sente derubati di qualcosa e costretti a spingere… ebbene c’è da preoccuparsi, perché non è fondata su radici solide.
Il nostro campione, definisce “uno stupido dispendio di energie” la lamentela, l’agire sentendosi vittime di qualcosa o di qualcuno, nel presente o nel passato.
Anche le emozioni non fanno paura ad uomo che è libero dentro:
«Sono così emozionato che mi tremano le gambe»
è una delle sue battute preferite!
Ed ecco che cosa spinge un uomo a non mollare «quando in una gara ti accorgi di avere dato tutto, ma proprio tutto, tieni duro ancora cinque secondi, perché è lì che gli altri non ce la fanno più».
La sua Regola dei 5 secondi in cui “rompi il fiato” e ti sembra di morire ma non molli, e ti accorgi che ce la fai.
Spingersi oltre il limite non significa essere presuntuosi o incoscienti, ma rivedere i propri confini, con coraggio e responsabilità per vivere e trasmettere alle generazioni future una vita virtuosa, vera nelle emozioni e nei sentimenti, impavida anche in condizioni estreme.
Significa Essere uomini di valore e di valori, con grande amor proprio e stima di sé, che ispirano lealtà fiducia e ammirazione a se stessi e agli altri, ai propri figli, ai propri colleghi.
Uomini responsabili delle proprie regole di vita e dei propri doveri, che sanno disciplinarsi e “lasciarsi andare” con equilibrio e responsabilità verso il mondo e verso il futuro.
Uomini che ritrovano le proprie radici e tradizioni e costruiscono relazioni basate sull’onore e sul rispetto reciproco.
Il Corso Dimensione Uomo è l’esperienza che ti insegna a tornare quel bambino che gioca a nascondino, per poter rinascere così.
È l’esperienza dove gli uomini non temono l’incontro con se stessi, con i propri comportamenti ed emozioni, con le proprie debolezze e le proprie forze.
Questo intendeva quel nipotino “voglio fare anch’io qualcosa che mi metta alla prova per sfidare e superare i miei limiti, voglio sorprendermi di me stesso quando sarò grande, ed essere un esempio per il mondo”.
Con l’esperienza del Dimensione Uomo è possibile vivere questi valori nella quotidianità e condividerli, al lavoro, a casa, nella società… ed è la soddisfazione più grande che la vita possa dare ad un Uomo.
Dedicato a tutti gli Uomini, il verso della canzone di Roberto Vecchioni scritta per Alex Zanardi:
«Qui si tratta di vivere e non d’arrivare primo, e al diavolo il “destino”.
E se non potrai correre e nemmeno camminare, ti insegnerò.