Significato e etimologia di Responsabilità, quali significati le sono stati attribuiti, quali continuiamo a darle…
conoscerli per scoprire come farcela amica e, possibilmente, come non sottrarsi ad essa.

La maggior parte delle persone non vuole veramente la libertà, perché la libertà comporta responsabilità, e molte persone hanno paura della responsabilità.
Sigmund Freud
In questi “appuntamenti” scopriremo insieme l’etimologia di Responsabilità, quali significati le sono stati attribuiti, quali continuiamo a darle, come farcela amica e, possibilmente, come non sottrarsi ad essa.
Etimologia e significati correnti
L’etimologia della parola Responsabilità deriva dal latino responsus (rispondere) ed habilis (abile), quindi era individuabile nella capacità di rispondere in maniera adeguata e consapevole in riferimento all’esercizio delle proprie azioni e delle conseguenze ad esse legate. Responsabilità come espressione di libertà e massima consapevolezza nell’agire.
Sostanzialmente si tratta del rendere conto delle proprie azioni e farsi carico delle loro conseguenze.
Di seguito riportiamo un estrapolato della definizione di Responsabilità della Treccani:
- a. il fatto, la condizione e la situazione di essere responsabile: assumersi, prendersi la responsabilità delle proprie azioni; […] frase pronunciata con sfumature diverse e variamente articolata, ma sempre con tono grave, soprattutto quando, all’interno di un gruppo s’intende scindere la responsabilità dei singoli componenti da quella solidale dell’intero gruppo […] : la situazione è estremamente grave, e impone che ciascuno si assuma le sue responsabilità. b. in diritto, responsabilità civile, situazione giuridica di obbligo gravante su un soggetto e che si instaura o per inadempimento di un obbligo (r. contrattuale) o per qualunque atto illecito doloso o colposo che abbia arrecato ad altri un danno ingiusto (r. extracontrattuale): in diritto privato può distinguersi una r. diretta da una r. indiretta o anche oggettiva, secondo che l’illecito sia causato dal soggetto stesso oppure da altri di cui è tenuto giuridicamente a rispondere (incapaci, figli minori, soggetti sotto tutela, ecc., o anche animali, cose in custodia, attività pericolose, ecc.); c. società a responsabilità limitata (in sigla s.r.l.), società di capitale nella quale i soci rispondono soltanto della quota sottoscritta […]
Per ora ci fermiamo ai significati di uso corrente e non ci addentriamo nelle diverse interpretazioni filosofiche date al termine, che vedremo nei prossimi appuntamenti.
Percezione comune e cambio di prospettiva
Ma tanto basta a farci comprendere che, comunemente e dalle definizioni riportate, la responsabilità si porta dietro un senso di “pesantezza”, di gravità, una percezione quasi opprimente o comunque negativa delle relazioni di causa ed effetto ad essa legate.
- Ed è forse per questo che è difficile parlarne in termini positivi?
- È forse per questo che è così impegnativo rivendicarla con coraggio?
- È così difficile farla uscire dalla sfera del dovere, delle azioni imposte e accostarla al piacere di scelte libere e gratificanti?
E allora cambiamo punto di vista e viviamola sotto una nuova luce! Perché non provare ad accostarla al merito? Proviamo a dire: è merito mio! E con quanto orgoglio possiamo affermarlo. O ancora, quando qualcuno si complimenta con noi dicendoci: è tutto merito tuo! Magari riusciamo anche ad arrossire per l’imbarazzo o per malcelata soddisfazione.
E invece qual è l’effetto nel dire: la responsabilità è mia!? Oppure: che grande responsabilità hai, te la senti?
Sottendendo chissà quali minacce o nefaste conseguenze comporti assumersi delle responsabilità.
Alla fine, anche il merito è il risultato di un’azione che merita, appunto, una ricompensa, un premio ma anche un castigo o il biasimo se malamente esercitata. Ma si è, per lo più, dimenticata la parte negativa a favore di quella positiva. Anche in questo caso si tratta di un semplice cambiamento di prospettiva. E dire: ti affido questo compito perché te lo sei meritato! non è poi così diverso dal dire: ti affido questo compito perché hai dimostrato responsabilità?
Il lato oscuro della responsabilità
Ad ogni modo, questo “lato oscuro” della responsabilità viene molto comodo a tutti, nessuno escluso (almeno una volta nella vita anche per i più retti), nel momento in cui scarichiamo le responsabilità sugli altri e fingiamo esistano solo per loro, in maniera quasi esclusiva. Troviamo una giustificazione alle nostre azioni o non azioni – quando risultano negative – non riconoscendone paternità e conseguenze, addossandole ad altri.
Vogliamo fare alcuni esempi? Avete mai sentito dire, magari tra moglie e marito, genitori e figli, colleghi di lavoro, sconosciuti:
- La responsabilità di questa situazione è solo tua!
- Se siamo arrivati a questo punto la responsabilità è tutta tua!
- Ho seguito solo le indicazioni del capo ufficio, è lui il responsabile.
- Non spettava a me questa responsabilità, sono nuovo e non prendo iniziative. Ecc. ecc.
Così facendo, però, abbandoniamo la nostra facoltà di scelta, scordiamo proattività e spirito di iniziativa, abdichiamo al nostro libero arbitrio, rinunciamo alla libertà.
Così facendo ci omologhiamo alla mediocrità, livellandoci verso il basso. Anzi, verso l’abisso.
Ed è certamente paradossale che la responsabilità, implicando la volontà, la capacità di sceglier ed agire in piena libertà sia, a volte, così sottostimata e ripudiata da delegarla volontariamente e con immenso piacere, appunto, ad altri.
In quali altre occasioni siamo così felici nel far fare e decidere ad altri quello che potremmo tranquillamente fare e decidere noi? Eppure, tutti siamo sempre pronti a salire sulle barricate e difendere la “nostra” libertà quando la sentiamo violata, magari per sciocchezze o marginali questioni di principio.
Responsabilità uguale a potere

Da un grande potere derivano grandi responsabilità
Ben Parker (lo zio di Spiderman)
La responsabilità racchiude in sé molto più che un severo monito sul come comportarsi o una grigia minaccia sull’esito delle nostre azioni.
Responsabilità è affidamento, è fiducia, è consapevolezza, è crescita, è libertà.
E quindi, tanto più desidereremo esser confidenti, fiduciosi, consapevoli, evoluti e liberi, tanto più dovremmo abbracciare la responsabilità e non allontanarla.
Chi ha la volontà ed il coraggio di accompagnarsi alla responsabilità, per come la abbiamo ridisegnata in queste righe, avrà un enorme vantaggio competitivo nei confronti di chi la rifugge. Questo, molto semplicemente, perché sarà una persona libera, libera di sperimentare, di sbagliare, di crescere, di migliorarsi costantemente, di includere ed essere d’esempio per gli altri. Sarà una persona consapevole del suo valore e non avrà paura del giudizio altrui.
La Responsabilità è potere positivo!
Bello, vero? E allora perché dovremmo averne paura?
Ci leggiamo alla prossima.