In questi giorni difficili e inimmaginabili, se non vissuti attraverso alcuni film o romanzi apocalittici, si è molto parlato di mettere in opera comportamenti responsabili e di virtù, di non avere atteggiamenti egoistici ma di pensare al bene comune e al benessere altrui, che poi è anche il nostro.
Ma cosa significa essere responsabili, pensare al bene collettivo in maniera più alta e non opportunistica, come possiamo esser realmente virtuosi e, soprattutto, come possiamo ricondurre tutto a delle reali azioni?
Forse partendo da una semplice parola, ma che spiega molto, se non tutto: VIRTÙ?
Cosa significa Virtù
La Treccani definisce virtù nella maniera seguente:
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»;
1. a. Disposizione naturale a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, fuori da ogni considerazione di premio o castigo; nella teologia cattolica, abito operativo per cui si vive rettamente. (…)
1. b. Secondo l’oggetto a cui sono dirette possono distinguersi varie virtù, cioè varie disposizioni d’animo volte naturalmente al bene. (…)
1. c. Nell’uso letter., con sign. più vicino a quello del lat. virtus, per indicare la forza consapevole e perseverante per cui l’individuo opera al conseguimento di un fine, resistendo alle avversità della fortuna. (…)
2. ant. o letter. Facoltà, capacità, potenza, soprattutto con riferimento a singole facoltà psichiche e intellettuali. (…)
3. a. Con sign. vicino a quello che ebbe la parola ἀρετή presso i Greci, capacità di compiere una determinata opera o funzione, possibilità di raggiungere un dato scopo. (…)
E così discorrendo ci viene descritto in modo più che esaustivo il significato che la parola Virtù può assumere. Ma non cosa essa, la Virtù, possa fare e dove ci possa condurre.
Cerchiamo di capirlo facendo un passo indietro, fino alla metà del 1400 circa, periodo nel quale Leon Battista Alberti – umanista rinascimentale – scriveva che:
La virtù permette di ottenere e mantenere ogni sublima ed eccelsa cosa.
La virtù, sostanzialmente, è la massima espressione di potenza e di efficacia possa esserci nel raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo e superare gli ostacoli che ci si presentano improvvisi. Possiamo affermare essere un potere in grado di cambiare in meglio la realtà.
Le Sei Grandi Virtù
Ora, dal Rinascimento, arriviamo a quasi l’altro ieri in termini di contemporaneità, al 1998.
Nel 1998 Martin P. Seligman, a capo di un team di antropologi, filosofi e psicologi lavorava indagando le principali correnti di pensiero dai tempi dell’Atene del V secolo a.c. arrivando fino ai giorni nostri, cercando di capire quali fossero le virtù comuni alle maggiori filosofie e religioni occidentali e orientali (da Aristotele a Confucio, dagli insegnamenti del Buddah, al Corano fino al codice di condotta dei samurai nel Bushido) che potessero condurci a una vita felice e di armonia collettiva.
Seligman racconta:
Con nostra grande sorpresa, quasi tutte queste tradizioni, disseminate su un arco di tempo di tremila anni e sull’intera faccia della terra, tenevano in massimo conto sei virtù:
1 saggezza e conoscenza;
2 coraggio;
3 amore e umanità;
4 giustizia;
5 temperanza;
6 spiritualità e trascendenza.
(Seligman, 2003, p.165).
I ricercatori le hanno nominate le High Six, ovvero le Sei Grandi.

In questo momento, tutti noi, abbiamo bisogno di vivere ed incarnare queste 6 Grandi Virtù ma in special modo quelle del Coraggio, della Giustizia e dell’Amore, perché Coraggio, Giustizia ed Amore ci daranno la possibilità di vivere e superare questo difficile momento con il giusto atteggiamento e in accordo con la responsabilità verso il bene comune che ci è stata richiesta per uscirne tutti insieme e tutti più forti.
Coraggio
Non possiamo non ammirare ed esser rassicurati dal Coraggio di medici, infermieri, forze dell’ordine e di tutti quelli che continuano ad affrontare situazioni terribili, soprattutto adesso, per l’incolumità ed il bene altrui.
Con le loro azioni ci dimostrano come Il Coraggio sia la capacità di fronteggiare ostacoli e avversità, come il Coraggio ci dia la possibilità di affrontare la paura, senza esserne soggiogati.
Il Coraggio è un atteggiamento morale, relazionale e dalla propensione collettiva, è fatto di azioni ma anche di riflessioni, emozioni, motivazioni, scelte, richiede integrità e perseveranza. Mette a nudo il nostro vero essere, pesca nel nostro profondo per darci la forza e la capacità di affrontare ostacoli e rischi.
Cerchiamo di essere coraggiosi in questo senso, seguendo l’esempio dei migliori, affrontando disagi e paure con spirito di sacrificio e, appunto, responsabilità. Per noi e per gli altri.
Giustizia
E come potremmo esser coraggiosi se non affidandoci al senso di Giustizia, che ci permette di vivere in modo corretto, leale e giusto?
Come potremmo in questi giorni vivere coesi (uniti ma distanti come recita un hashtag di questi giorni) accordandoci gli uni con gli altri nel vivere nuove regole, nel convivere secondo nuove relazioni ed azioni che hanno lo scopo di ripararci da qualcosa che minaccia la nostra vita, il nostro sistema economico e la nostra convivenza?
La Giustizia, la Virtù della Giustizia e non quella genericamente intesa nelle aule dei tribunali o invocata a sproposito nella autocommiserazione del “questo non è giusto”, risiede e risponde ad accordi comuni che salvaguardano tutti e che limitano atteggiamenti egoistici e criminali. Persegue, attraverso l’accettazione della complessità, la garanzia di una convivenza che salvaguardi il bene comune armonizzandolo con quello individuale.
Questo momento ci dà la grandissima possibilità di scoprire veramente cosa significa essere Giusti.
Amore
E da ultimo l’Amore, il sentimento per eccellenza e la massima virtù relazionale. Amore è quello che scopre e persegue il bene, il meglio, la felicità per l’altro da sé. È essenziale per la vita umana, per il suo sviluppo, ha un insieme di poteri costruttivi che possono rendere la vita degli altri migliore e la propria vita eccezionale.
L’amore è il vero motore del mondo, narrato ed esaltato fin dalla notte dei tempi, da che se ne ha memoria, cantato in ogni tempo e luogo. Ha un significato unico ed universale.
Mettiamo amore in tutto quello che facciamo, adoperiamolo insieme al Coraggio e alla Giustizia per tornare a una nuova normalità, per continuare a vivere, vivere insieme e vivere ancor meglio alla fine di questa lunga e durissima prova, per poter finalmente dire, come diceva Dante alla fine dell’Inferno:
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
(Inferno XXXIV, 139)
In copertina: photo by Nils